top of page

#ZOOMIN: Il diritto di contare

Nada Khaled Mansour

Diretto da Theodore Melfi, “Il diritto di contare” è un film statunitense del 2016 che racconta la storia di Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson.


Mostrando fin da piccole un’inclinazione alle materie scientifiche, le tre donne lavorano alla West Area Computers di Hampton. Katherine, Dorothy e Mary hanno sogni e ambizioni molto diverse, ma una cosa in comune ce l’hanno: sono donne e sono nere.


Le difficoltà che devono affrontare e superare sono diverse e una più impegnativa dell’altra: devono combattere innanzitutto per ottenere il lavoro a cui ambiscono, per guadagnare il rispetto dei propri colleghi, per guadagnare credibilità, che in un ambito come quello ingegneristico è fondamentale, e infine per essere considerate pari ai loro colleghi, per avere gli stessi diritti.


Le scene più memorabili sono sicuramente quelle che evidenziano gli ostacoli che Katherine deve affrontare nel momento il cui entra a far parte del Space Task Group: dal termos di caffè diverso perché ai suoi colleghi non piace l’idea di bere lo stesso caffè di una donna nera, all’incomunicabilità e l’indifferenza che rendono insidiosa non solo la possibilità di instaurare rapporti personali, ma anche il successo del suo lavoro.


Chiunque abbia guardato “Il diritto di contare” non può certamente dimenticare la cosiddetta scena del bagno; scena che vede Katherine percorrere diversi chilometri per poter andare al bagno, solo perché il bagno per donne nere più vicino è in un reparto completamente diverso e lontano dall’edificio in cui lavora lo Space Task Group.


Ma Katherine non è l’unica a dover correre un percorso a ostacoli per arrivare al traguardo, anche Dorothy e Mary si trovano spesso davanti delle sfide che comporterebbero la resa di molti, ma non di donne così capaci e determinate. E questo loro sentimento, questa loro grinta è espressa perfettamente nel discorso che Mary pronuncia di fronte al giudice per avere la possibilità di diventare a tutti gli effetti un’ingegnera e lavorare per la NASA.

“Vostro onore, lei più di tutti dovrebbe capire l’importanza di essere primi [..] e io signore, io voglio diventare un’ingegnera della NASA, ma non potrò riuscirci senza frequentare i corsi di quella scuola, e non posso cambiare il colore della mia pelle, perciò non ho altra scelta che diventare la prima.”

Se Katherine incarna l’intelligenza accademica, Mary la grinta e la determinazione, sicuramente Dorothy rappresenta la capacità di reinventarsi costantemente, di adattarsi al progresso e stare al passo con i tempi. La signora Vaughan faceva parte del settore dedicato al calcolo, destinato ad estinguersi con l’avvento dei computer. Per non perdere il lavoro, e soprattutto non far licenziare tutto il suo team, Dorothy ha studiato la programmazione dei computer e, dopo aver appreso la materia, ha formato le sue colleghe, permettendo loro così di essere promosse, diventando le addette alla supervisione dei computer.


Il diritto di contare” è un film che tutti dovrebbero guardare, un film che apre gli occhi su tutte le difficoltà che le donne, soprattutto nere, hanno dovuto affrontare, le lotte che hanno dovuto combattere per ottenere il rispetto e la stima che meritano. È anche un film che rincuora, che mette luce sugli incredibili passi avanti che si sono fatti, soprattutto per la comunità nera e per le donne nella scienza.


Katherine, Dorothy e Mary sono state tre grandi donne, che meritano una pellicola dedicata a loro, ma soprattutto che meritano un posto nella storia e nella memoria di tutti. Le traiettorie tracciate da Katherine per il programma Mercury e la missione Apollo 11, sono state fondamentali per permettere ad ogni bambino e ad ogni bambina di alzare il naso al cielo, guardare la luna e sognare, un giorno, di metterci piede.

Comments


© 2022 PoliHERo

cuori polihero
bottom of page